Amiamo le arti

Crediamo che le arti debbano avere un posto di riguardo nella nostra scuola.

Con lo sguardo verso il futuro

Insegniamo che la tecnologia è un mezzo non il fine.

INCLUSIONE

La vera scuola parte sempre dall'inclusione e per noi è lo scopo quotidiano.

Inglese, per essere internazionali

Con lo sguardo rivolto al mondo prepariamo i nostri ragazzi alle certificazioni linguistiche.

Musica

L'indirizzo musicale e i progetti sulla musica e il canto impreziosiscono la nostra scuola.

28 dicembre 2017

Ussaramanna: I Giovani ricordano la Shoah, “Tra ieri e domani”


Caro diario,

non crederai mai a quanto sto per raccontarti! Anche se l’anno scolastico è iniziato da pochi mesi, noi studenti delle tre classi della scuola secondaria di Ussaramanna, abbiamo avuto due importanti riconoscimenti: uno nazionale con  il Giornalino Occhio alla Marmilla” che si è classificato (per la quarta volta… scusate se è poco…) tra le cento migliori redazioni studentesche italiane, e uno regionale con il concorso “I Giovani ricordano la Shoah”per il quale ciascun Ufficio Scolastico Regionale ha istituito una Commissione di esperti incaricata di individuare per ogni ciclo di studi (primaria, secondaria di I grado, secondaria di II grado) due lavori ritenuti meritevoli di concorrere a livello nazionale. Ecco, non crederai mai che un lavoro è il nostro Cortometraggio: “Tra ieri e domani”!  Insomma, quando le prof ci hanno proposto il laboratorio e, tra le risate, la prof Fenu ha detto: “Sia mai che vinciamo” -lo dice tutte le volte, amico mio- ci siamo proprio entusiasmati! Quasi, quasi le abbiamo creduto! Così abbiamo aderito all’iniziativa partecipando ad un laboratorio a classi aperte, che ha coinvolto diverse discipline: storia e geografia, musica, arte, italiano, religione. La tematica consisteva in un commento alle leggi razziali del 1938. Dopo un confronto sull’argomento da trattare, abbiamo deciso di realizzare un cortometraggio. Così ci siamo divisi in gruppi: la classe terza ha scritto la sceneggiatura con le prof. Loi e Fenu (10 diverse ne abbiamo dovuto mettere assieme e non è stato un lavoro facile), diversi ragazzi di seconda e terza hanno realizzato le musiche e scelto i brani da inserire nel lavoro, ovviamente guidati dalla prof. Olla. La classe prima ha organizzato i manifesti con la prof. Porcu. L’incaricata del book fotografico è stata la prof. Scanu.  Tutti assieme abbiamo scelto gli abiti da indossare e individuato gli “attori” e  gli ambienti in cui girare le scene. Gli amministratori comunali hanno messo a disposizione i locali di Casa Accalai, una casa museo che ben si prestava a rappresentare il periodo fascista. Non ti ho detto che ci siamo costruiti tutti quanti una cartella in cartone, importante oggetto di scena. Così tra due risate, qualche rimprovero perché non eravamo seri, il “Ciak si gira” fino all’esasperazione, le scene girate e poi montate da Signor Sebastiano, sempre paziente al nostro fianco, è venuto fuori un lavoro che ci ha perfino commosso, a rivederlo montato e con le musiche adatte… Ora il nostro corto è arrivato in Viale Trastevere e concorrerà con altri bellissimi lavori. Non abbiamo la presunzione di vincere nulla, ma aver raggiunto il traguardo regionale è per noi motivo di orgoglio. Per questo ringraziamo le nostre prof. Olla, Porcu, Loi, Fenu, Scanu e signor Sebastiano che ci hanno guidato in questa bella avventura!
La Redazione di Occhio alla Marmilla


22 dicembre 2017

Furtei: a scuola di inclusione "I giovani ricordano la Shoah"



Noi studenti della classe 3^ di Furtei, siamo riusciti ad arrivare primi nella selezione regionale del Progetto indetto dal M.I.U.R., “I giovani ricordano la Shoah”.

Grande è stata la nostra soddisfazione, anche perché in questo Progetto ognuno di noi ha dato prova del suo impegno e del suo personale contributo per il raggiungimento di un importante obiettivo.

La nostra riflessione si è concentrata sul tema dell’inclusione, un diritto molto importante che, a cominciare dalle aule scolastiche dovrebbe essere garantito a tutti.

Nonostante la serietà del tema trattato, e senza per questo sminuire la gravità dei fatti storici, ci siamo divertiti nell’improvvisarci attori, compositori e cameramen.

Per qualche mese, la nostra scuola si è trasformata in un piccolo set cinematografico, e pur con i pochi mezzi a nostra disposizione, possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto.

Un grazie particolare alla Professoressa Garau che ha coordinato il Progetto e ai Professori  Pompianu, Olla e Porcu  che ci hanno dato l’opportunità di riflettere su un tema così importante e sul quale soprattutto noi  giovani generazioni dobbiamo lavorare tanto.

Adesso ci aspetta la selezione nazionale perciò ci auguriamo…

Buona fortuna!



 

21 dicembre 2017

Ussaramanna: spettacolo di Natale "Il soldato e il violino"

 I ragazzi e i docenti del plesso di Ussaramanna sono lieti di invitarvi allo spettacolo natalizio "Il sodato e il violino" che si terrà giovedì 21 dicembre alle ore 15.30.


Ussaramanna: spettacolo "Il soldato e il violino" from icvillamar on Vimeo.

20 dicembre 2017

Villanovafranca: il Natale itinerante della scuola primaria

Anche Villanovafranca si appresta a celebrare il Natale con gli alunni e i docenti della scuola primaria.
Il 22 dalle ore 9.30 saranno in giro per le strade del paese a portare a tutti gli auguri di Natale.

17 dicembre 2017

Lunamatrona: Note di Natale per le vie

La scuola primaria e secondaria di Lunamatrona anche quest'anno organizzano lo spettacolo musicale "Note di Natale per le vie".
Siete tutti invitati a partecipare


Expo del turismo a Barumini

Venerdì 24 novembre 2017

Gli studenti delle scuole medie di Barumini e Villanovaforru hanno partecipato all'Expo del turismo a Barumini.










Imprimatur et reprimatur

La mostra sulla stampa al museo de Sa Corona Arrubia

Sabato 18 novembre tutta la Scuola Secondaria di Barumini, e anche quella di Gesturi, si è recata al Museo del Territorio, nel Consorzio tra Lunamatrona e Villanovaforru. Siamo stati divisi in gruppi di 20, 10 baruminesi e 10 gesturesi, e abbiamo iniziato la visita guidata.
Per prima cosa abbiamo visitato le sale naturalistiche: quella antropica ed etnografica, sugli antichi edifici sardi e le tradizioni agricole; quella faunistica dove c’erano i diorami che riproducevano tanti ambienti e animali, come se fossero imbalsamati; e infine quella botanica, dove c’erano i funghi (anche velenosi) e vari tipi di piante e legni.
Le ultime due sale, più importanti, erano quelle dedicate alla stampa.
In una c’erano i libri, i vari tipi di carta; poi le lettere fatte in piombo, di tutte le grandezze. Abbiamo visto anche lo spazio dedicato alla tortura, dove c’erano la ruota, la gogna e il palo per il rogo: per i reati più gravi in passato c’era la pena di morte.
Nella seconda sala c’erano vari tipi di macchine da stampa.
Per finire abbiamo fatto un piccolo laboratorio con il signor Mariano Deidda, tipografo sardo che colleziona tutto quello che riguarda la stampa.
E’ stata un’esperienza interessantissima.
(Davide Concu e Mario Baldanzi, classe I)

15 dicembre 2017

Il viaggio di Nur, dagli Shardana al Regno d'iItalia


“IL VIAGGIO DI NUR, DAGLI SHARDANA AL REGNO D'ITALIA”  è un progetto didattico che affianca al tradizionale studio della storia sarda l'aspetto ludico, ovvero un gioco da tavolo come il Monopoli o il Risiko, in cui gli alunni di singole classi dei diversi plessi del nostro Mega Istituto si confrontano tra di loro a suon di domande, imprevisti e battaglie.
E' quasi tutto pronto: sono arrivati i tabelloni del gioco e  le carte da gioco, anche le domande sono pronte, mentre arriveranno a breve i segnalini (4 bronzetti nuragici), i premi (navicella nuragica per il gioco completo e Nur gigante per la versione ridotta per i ragazzi di prima). Mancavano le date ed il luogo. Ora abbiamo anche quelle: esordiscono gli alunni di prima il 25 maggio e replicheranno i ragazzi più grandi il 30 maggio. Dove? Nella sede più appropriata per un gioco che parte da lontano; il Centro Congressi Lilliu, ospiti della Fondazione Culturale Barumini cui tanto deve il gioco, visto che anni fa ne è stata la madrina fornendo collaborazione, conoscenze e competenze che l'hanno fatto salpare pur rimanendo nell'ambito della scuola di Barumini.
Chi vi partecipa? Fate un applauso ai coraggiosi che hanno aderito al progetto, ovvero: le classi 1^, 2^ e 3^di Ussuramanna  con le professoresse Cinzia Fenu,e Rosalba Loi e Zara Cinzia, la classe 1^B di Villamar con la prof.ssa  Anna Rita Mura, la classe 1^ e 2^ di Lunamatrona, rispettivamente con le prof.sse Cinzia Fenu, Paola Malloci e Alma Porcu, la classe 1^ e 2^di Barumini, rispettivamente con le prof.sse Marianna Pinna, Spiga Francesca ed il prof. Gianfranco Sperati. Complessivamente saranno coinvolti 107 alunni, che è un bel numero. Conduttori del gioco saranno il prof. Sperati ed il versatile maestro Diego Massa che si è reso gentilmente disponibile.
Sperando che l'iniziativa possa trovare terreno fertile tra i docenti e soprattutto tra gli alunni, non possiamo che augurare un buon viaggio al nostro Nur, affinchè tocchi nuovi lidi e raggiunga mete sempre più lontane.

13 dicembre 2017

Gesturi - materializzare la letteratura: un “muro di luce” per unire


Pubblicato nel 1972, Le città invisibili ha come protagonisti Marco Polo e l'imperatore dei Tartari, Kublai Khan. Il mercante veneziano, dopo aver visitato molte città dell’impero tartaro - tutte molto particolari, in tutto 55 e divise in 11 categorie – riferisce le sue esperienze all’imperatore, precisando ogni dettaglio dei luoghi visitati durante i suoi viaggi.
Il progetto è stato ideato dai professori Marco Antonio Scanu (docente di Lettere) ed Elena Accalai (docente di potenziamento ma con lunga esperienza in ambito artistico). Ad ogni alunno è stata affidata una città diversa: dopo averne studiato le caratteristiche, la dovrà riprodurre all’interno di una scatola, interpretandone ogni elemento in modo grafico e plastico, a partire dalla descrizione del racconto. La scatola verrà inizialmente ricoperta da carta di giornale e colla vinilica (con una tecnica simile alla cartapesta) per rinforzarne la consistenza. Ognuno potrà dipingerla, disegnarla, e usare i materiali che desidera, per rendere la città più realistica possibile o – al contrario – per trasfigurarla, secondo la propria fantasia e creatività.
Alla fine verrà costruito un “muro di luce”, attraverso l’accostamento delle diverse scatole, rese luminose da catene di led bianchi o colorati. Queste luci illumineranno e collegheranno le città e le esperienze degli uomini che le abitano, creando un muro che unisce anziché dividere.
Elena Simbula – Classe III (Gesturi)

12 dicembre 2017

Terromoto ad Arquata, una storia che cambia



Gli studenti della scuola secondaria di 1° grado di Furtei ricordano con un video i bei momenti trascorsi ad Arquata prima che il terremoto facesse i danni che tutti conosciamo.

Terremoto ad Arquata_Una storia che cambia 7 from iclunamatrona on Vimeo.