Non sempre i fenomeni sociali sono conosciuti e percepiti da tutti allo stesso modo, pertanto gli alunni della classe 2^ A della scuola media di Villamar, vestendo i panni degli scienziati, hanno intrapreso un’ interessante ricerca, suddivisa in diverse fasi, che viene riportata, sotto forma di relazione, e a nome di tutti, da un alunno della stessa classe.
FASE 1
Il 9 febbraio 2022 io
e la mia classe abbiamo riflettuto sul fenomeno del bullismo.
Abbiamo visto un video
e poi, dopo aver cercato di definire le parole bullismo e cyrbullismo, abbiamo
pensato di fare una ricerca sociale per raccogliere maggiori dati a riguardo.
FASE 2
L’obiettivo della
ricerca era verificare quali fossero le conoscenze degli alunni sul fenomeno
del bullismo e cyberbullismo.
FASE 3
Abbiamo utilizzato,
innanzitutto, carta e penna, poi il pc, con il quale abbiamo utilizzato
applicazioni e software di vario tipo.
FASE 4
Abbiamo incominciato a
definire le domande da fare ai nostri compagni, che sono state somministrate a
tutti gli alunni presenti nella nostra scuola, poi le risposte le abbiamo
elaborate per creare delle tabelle.
Il prof ha poi incaricato
alcuni alunni di creare dei grafici utilizzando i dati riportati nelle tabelle.
FASE 5
Osservando con
attenzione i grafici, abbiamo riflettuto
insieme e interpretato i dati.
Dall’analisi fatta, si
ricava che pochi alunni non conoscono il significato corretto delle parole bullismo
e cyberbullismo.
L’84% degli alunni,
inoltre, ha affermato che il bullismo e il cyberbullismo fanno soffrire la
vittima allo stesso modo.
La maggior parte degli
alunni conosce la differenza fra scherzo e atto di bullismo.
Molti alunni hanno
dichiarato di aver assistito ad un atto di bullismo.
Il 23% degli alunni ha
dichiarato di essere stato vittima di atti di bullismo, invece il 77% dice di
non esserlo mai stato.
Il 12% ha affermato di
aver bullizzato un’altra persona.
Il 43% degli alunni ha
assistito ad atti di bullismo in rete.
Il 46% ha dichiarato
di aver amici bulli, mentre il 57% ha dichiarato di aver amici vittime.
Il 67% degli alunni ha
risposto che, qualora dovesse assistere ad un atto di bullismo, avrebbe il
ruolo di spettatore attivo.
Nella vita quotidiana,
il 22% ha dichiarato di sentirsi vittima, il 0% di sentirsi bullo, e il 78% di sentirsi
spettatore.
Secondo il 52%
degli alunni, la scuola interviene in parte per prevenire gli atti di bullismo,
invece il 20% dice che interviene in modo adeguato, e il 28% degli alunni,
dichiara che la scuola non interviene in modo adeguato.
All’ultima domanda del
questionario, l’87% del campione ha risposto che gli atti di bullismo bisogna
denunciarli, mentre il 13% dichiara che è meglio di no.
Viste le risposte al
questionario, in particolare quelle riguardanti la sicurezza percepita a
scuola, noi alunni abbiamo deciso di fare qualcosa di innovativo.
In particolare abbiamo
deciso di creare dei post, per prevenire il fenomeno del bullismo e del
cyberbullismo, da rendere virali tramite i social network e il sito della
scuola. Con questa iniziativa speriamo di risvegliare le coscienze di giovani e
di adulti.
Questo lavoro mi ha
fatto imparare nuove cose, è stato molto interessante, mi ha aiutato a capire
l’aspetto di molte persone e, con i miei compagni, ho anche imparato a lavorare
in gruppo e a rispettare i ruoli di ognuno.
NICOLA
MATZEU
2^
A - VILLAMAR