12 gennaio 2020

Il gioco di NUR



Questo è un gioco nato e cresciuto a scuola per avvicinare i miei   alunni delle medie ad un' illustre sconosciuta: la storia della loro isola che, se va bene, nei testi ministeriali è nominata per i nuraghi e poi scompare.
“Perché a Sedilo si corre l'Ardia in onore di  San Costantino Imperatore?  Esiste  San Costantino nel calendario romano?  Dove risiedevano i re di Sardegna con i Savoia?  Sapevate che gli “eroi” noti come  “i Giganti di Monte Prama” sono più antichi delle prime statue greche e che quando i sardi innalzavano le loro possenti torri di pietra, nella penisola italiana vivevano in capanne o palafitte?
Vi hanno mai detto che i sardi erano un popolo di grandi navigatori e temuti guerrieri? Sapete qual è l'origine della bandiera dei 4 mori?”
E' con queste ed altre domande che ho cercato di incuriosire gli alunni avvicinandoli alla storia della Sardegna che, spero vivamente, sia materia sempre più presente nelle scuole della Sardegna.

NUR, Il nostro guerriero nuragico, ci permetterà di ripercorrere, attraverso 19 tappe, il lungo percorso storico che ha portato i sardi, i temuti e mitici guerrieri Shardana, a rapportarsi con tanti popoli in maniera autonoma e diversa rispetto al resto d’Italia.
Perchè un gioco e non un libro? Perché il gioco, con domande che si ripetono e si incrociano (Repetita Iuvant), rende lieve lo studio e se poi la fortuna rende la vittoria incerta sino all'ultimo sono avvicinabili anche i più recalcitranti ai libri e tutti imparano, chi più chi meno,  senza troppa fatica o con il sorriso sulle labbra.
E' grazie a questo gioco che da  4 anni i ragazzi dell'Istituto Comprensivo di Villamar ed altre scuole del Medio Campidano si ritrovano al  Centro Congressi “Giovanni Lilliu”, a due passi dalla mitica reggia di Barumini, per sfidarsi sulla storia della loro terra e portarsi “a casa” il bronzetto gigante di Nur o, i più grandi, la navicella nuragica del viaggio...
Allora è' un gioco solo per ragazzi? Decisamente no! Nasce per loro ma è in grado di avvicinare anche i tanti adulti curiosi che sanno poco delle vicende della propria terra e quelli “studiati” che però vogliono  mettersi alla prova sentendosi stuzzicati da domande apparentemente ingenue e così fare un piacevole ripasso delle proprie conoscenze in bella compagnia...

Buon viaggio e buon divertimento!!!   


Gianfranco Sperati











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