04 febbraio 2018

La nostra Giornata della Memoria



"Shoah, Olocausto, Sterminio, Auschwitz"
Bastano queste parole per riportare alla mente di ognuno di noi una serie di immagini terribili. Abbiamo visto film e documentari, letto libri, sfogliato antiche fotografie e sentito persino storie di alcuni sopravvissuti dei campi di concentramento. Ormai, dovremmo avere una sorta di corazza su questo tema,  ma per fortuna non è così: ognuna di queste parole porta con sé un carico di dolore, come una ferita ancora aperta nel cuore e nello stomaco di ogni essere umano, ed è bene che questo non cambi mai. È importante non dimenticare la tragicità dello sterminio di milioni di esseri umani tra il 1939 e il 1945, perché dagli errori del passato è obbligatorio imparare, specie in un periodo storicamente delicato come quello che stiamo vivendo.  Auschwitz è senza dubbio il luogo più emblematico su cui riflettere quando si parla di Olocausto e Shoah. Sul cancello, le parole "Arbeit macht frei" suonano come una macabra presa in giro, ma allo stesso tempo, quasi una promessa di morte e quindi di "liberazione" dalla sofferenza cui erano costretti i prigionieri. Auschwitz è un'industria di morte, massacro e orrore, non vi sono altri modi per definirla. Ciò che ora ci sembra così folle, in un attimo potrebbe tornare attuale, probabilmente con modalità diverse rispetto al passato, ma l'odio e la paura sono due motori molto potenti e in un attimo potrebbero scatenare un nuovo inferno. Come dice Josè Saramago, "Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere".
La scuola media di Villamar ha investito molto su questo tema e lo ha fatto attraverso la preparazione di una serie di presentazioni video, drammatizzazioni e musica. E' stata un'esperienza intensa e costruttiva, dove l'empatia e la voglia di mettersi in gioco hanno vinto anche sulla timidezza dei più impacciati. Noi non dimenticheremo queste terribili pagine, la MEMORIA deve diventare STORIA, mai più nessuno dovrà incenerire i nostri sogni, il nostro FUTURO.



​                                                                             
di Cristiana Verazza                                   

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