Milli, l’ape brontolona e il sapore del miele al
girasole: un’esperienza di didattica a distanza tra fantasia e realtà
Noi, maestre
della scuola dell’infanzia di Segariu, ci teniamo a condividere la nostra
esperienza di didattica a distanza svolta durante una parte di questo
particolare periodo.
In continuità
con le attività programmate per quest’anno scolastico, abbiamo raccontato
attraverso dei video diverse storie, tra queste “Milli, l’ape brontolona e il
sapore del miele al girasole”.
I disegni e le
schede raccolti nel video che vi proponiamo, sono frutto del lavoro dei
bambini: le rielaborazioni ricevute sono ricche di particolari e si evince il
grande interesse e la motivazione da parte di tutti quanti, inclusi i genitori.
Il percorso
didattico è stata arricchito dall’esperienza diretta e dalla collaborazione di
una mamma apicoltrice che con video e foto ha permesso ai bambini di avvicinarsi
al mondo delle api e alla produzione del miele.
Grazie a tutti
coloro che hanno reso possibile questa nuova esperienza.
Abbiamo organizzato, in collaborazione con i ragazzi della terza
media del plesso di Ussaramanna, una mostra virtuale per ricordare l’esperienza
straordinaria (nel senso letterale di extra-ordinaria) che stiamo vivendo in
queste settimane di isolamento.
Al nostro ritorno a
scuola, che speriamo possa avvenire al più presto, verranno esposte le tavole
realizzate per illustrare il mondo esteriore ed interiore dell’esperienza di
isolamento vista attraverso gli occhi dei ragazzi.
La mostra comprende una serie
di elaborati sia grafici che fotografici e, per dare a tutti la possibilità di
esprimere al meglio le proprie idee ed emozioni, non sono state imposte
restrizioni alla tecnica da utilizzare, che è stata dunque a libera scelta dello studente.
Inoltre, nel caso delle fotografie, gli studenti avevano anche la libertà di
applicare filtri, effetti, rielaborazioni grafiche, ecc.
Il tema sottoposto ai
ragazzi per la mostra era il seguente:
“In questi giorni che sono
costretto a casa, mi guardo intorno e vedo la mia casa con occhi diversi.
Guardo anche dalla finestra, sognando di poter uscire”
Il risultato di questo
lavoro è stato plasmato in questo video-mostra virtuale. In particolar modo
colpisce la serenità che i nostri ragazzi, con i loro contributi, riescono a
trasmettere in un momento di inedita difficoltà come quello che stiamo vivendo attualmente.
Diciamocelo #io restoacasa perchè non possiamo fare diversamente, ma tutti non vediamo l'ora di tornare alla normalità perchè significherebbe che questa brutta storia del "Coronavirus" sarebbe terminata.
- Tempo sospeso, allora?
- Tempo perso...?
No, semplicemente un tempo diverso.
Perchè se stiamo bene, questo può diventare un tempo da riscoprire.
La scuola dell'Infanzia di Villamar (Sez. A).
Ha fantasticato con tutto il gruppo classe.
Il 1° Maggio abbiamo effettuato una gita virtuale, tutti insieme appassionatamente.
Poi ognuno di noi ha espresso un desiderio: "dove vorresti andare dopo la gita virtuale"...?
Un grazie alle mamme per la grande collaborazione attiva.
Si sono tutte indistintamente adoperate ad inviare la foto di ciascun alunno nella posa richiesta, con la frase espressa da ognuno di loro singolarmente.
La gita virtuale se pur con tanta fantasia è stata oltre che fantastica molto speciale.
Un grazie a tutti i partecipanti.
Le maestre salutano gli alunni con un bel "ARRIVEDERCI A PRESTO"
“Lontani ma sempre vicini col cuore” 💝.
Ciao ciao.
Maestra O.
Con l'emergenza (Coronavirus) le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado d'Italia sono state sospese fino a nuove disposizioni, e come da circolare ministeriale si sta procedendo con la DAD acronimo di Didattica a Distanza.
Per quanto riguarda l'Infanzia di Villamar abbiamo cercato di rimodulare la nostra didattica,
privilegiando un approccio generalizzato, con attività coinvolgenti e invitanti, senza
perdere mai di vista sia i contenuti che gli obiettivi stabiliti all'inizio dell'anno scolastico.
Per continuare la didattica si è resa necessaria la consegna del libro oprerativo.
Un grazie alla "Protezione Civile di Villamar" per aver distribuito agli alunni della Scuola dell'Infanzia... il libro scolastico e un grazie a chi mi ha aiutata ed ha partecipato al confezionamento di un pensierino per i piccoli alunni - le caramelle si sa, non macano mai, ma ai bambini fa sempre piacere riceverle.
Grazie a tutte le persone che abbiamo contribuito a realizzare "C'è una consegna per te".
Un bacio e un abbraccio virtuale a tutti i bambini "lontani ma vicini sempre col cuore".
Nella scuola dell' Infanzia di Segariu, al fine di valorizzare le antiche tradizioni sarde, da alcuni anni, nel periodo antecedente la Pasqua, viene svolta l" attività di semina del grano per la produzione di "su nenniri". Le docenti, tenendo conto della chiusura della scuola per il contenimento della pandemia, dopo aver apportato degli adeguamenti hanno riproposto l" attività anche quest" anno; il coinvolgimento e disponibilità dell" amministrazione comunale ha consentito di estendere l" iniziativa non solo alle famiglie degli alunni ma a tutto il resto della popolazione . La proposta è stata accolta positivamente e il giorno di Pasqua i vasetti con "su nenniri" sono stati utilizzati per adornare balconi e davanzali come messaggio di rinascita e speranza.
Lunedì 17 alle ore 12 è stato inaugurato l'Atelier Creativo dell'IC Villamar situato nel plesso di Lunamatrona.
Lo spazio polifunzionale è un open-space molto ampio, unico nel suo genere nel territorio, tanto che il TG di Videolina gli ha dedicato un servizio.
Il servizio che il TG di Videolina ha dedicato all'evento
L'Atelier accoglie una zona in cui sono posizionate 15 postazioni informatiche
comandate da un PC-Docente in grado di verificare i lavori di ogni singola
postazione; uno spazio in cui si può lavorare con le stampanti 3D; una zona
proiezione e incontri/conferenze dotata di videoproiettore a soffitto, telo di
proiezione e impianto audio-video per trasmettere contenuti multimediali e
poter collegare i microfoni governati da un mixer di ultima generazione; due postazioni
per elaborazioni video-editing collegate ad una stampante grafica A3; una
piccola zona di proiezione con videoproiettore mobile interattivo che
all'occorrenza può essere trasportato nelle classi e proiettare in qualsiasi
superficie.
L'Atelier è inoltre dotato di numerosi strumenti quali: un armadio
di ricarica dove trovano alloggio oltre 20 tablet, una macchina fotografica
mirrorless con i relativi obiettivi, una videocamera 4K, una GoPro 6, diversi
microfoni, uno schermo verde chroma key, un gimbal (stabilizzatore) per la
GoPro 6 e altri accessori utili per le riprese audio-video. Gli arredi di
ultima generazione 3.0 fanno da cornice allo spazio che si presenta moderno,
accogliente e polifunzionale.
Il laboratorio è stato realizzato grazie a un finanziamento
del MIUR attraverso il bando "Atelier Creativi" e cofinanziato dal
Comune di Lunamatrona e da diversi altri partner che hanno contribuito donando
la loro professionalità.
PARTNER
DEL PROGETTO:
Università di Cagliari,
Facoltà di Studi umanistici, Corso di laurea in Scienze della comunicazione,
dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia
Comune di Lunamatrona
Comune di Villanovaforru
Comune di Pauli Arbarei
Consorzio Turistico della
Marmilla "Sa Corona Arrubia"
Gigi Cabiddu Brau Fotografo
Ditta BG Sistemi
Informatici
Fotografo Setzu Matteo
A breve verrà varato un regolamento per l'utilizzo e a
quel punto l'Atelier Creativo sarà a disposizione degli studenti e dei docenti
previa prenotazione attraverso un'applicazione online.
Ma la nota più positiva della mattinata è stata vedere
il Dirigente scolastico Daniele Casula presenziare all'inaugurazione, a cui
hanno preso parte diversi insegnanti e genitori, gli studenti, l'Animatore
Digitale, Carlo Murru, e il Team dell'Innovazione al completo, la DSGA, Vitalia
Pittau, e i rappresentanti delle istituzioni locali.
La classe
3^A del plesso di Villanovafranca, dell’I.C. di Villamar, ha preso parte al XVIII edizione Concorso “I giovani ricordano la Shoah” – Anno scolastico 2019/2020, classificandosi meritevole di giudizio da parte del MIUR.
La classe si è informata e ha riflettuto sulle manifestazioni sportive che, in Italia e in Sardegna in particolare, recentemente sono state profanate da atteggiamenti razzisti. Si sono messi così a raffronto l’antisemitismo e il razzismo del passato con quelli del presente.
Gli alunni sono rimasti colpiti da Jesse Owens, atleta afroamericano che partecipò alle Olimpiadi di Berlino nel 1936. Si è deciso di farlo interpretare a un’alunna per richiamare anche la discriminazione di genere, che, purtroppo, è un argomento sempre attuale. Così, sono state ricordate anche le atlete ebree tedesche vittime del razzismo e dell’antisemitismo di Hitler, che non poterono coronare i loro sogni, poiché fu impedito loro di gareggiare come tutti gli altri.
Nel cortometraggio che è stato realizzato ci sono alcune brevi
interviste iniziali degli allievi, poi la ripresa che simula Jesse Owens
vittorioso alle Olimpiadi, mentre scorrono in sovraimpressione i pensieri degli
alunni e, infine, le immagini corredate da didascalie di alcune atlete tedesche
del passato; anche le musiche sono state realizzate interamente dai ragazzi.
A conclusione del lavoro, si può leggere la poesia di Grazia
Deledda Noi siamo sardi: è stata scritta su un volantino che il Cagliari Calcio ha da poco distribuito al pubblico della Sardegna Arenaper sensibilizzarlo al rispetto e all’integrazione, dopo alcuni gravi episodi di razzismo avvenuti durante alcune partite di calcio.
In occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e il
Cyberbullismo, in classe abbiamo parlato di questi fenomeni, dandogli una
definizione e comprendendoli meglio.
Non è stato facile
raccontare le nostre esperienze...Ci sono state lacrime ed emozioni forti! Subire
una violenza non è un’esperienza che fortifica, lascia delle cicatrici; quelle
esterne, talvolta, scompaiono, quelle interne restano per sempre e condizionano
le relazioni sociali: non sappiamo più se fidarci degli altri sino in fondo e
ci chiediamo se può esistere l’amicizia sincera che non ferisce. Abbiamo mai
provato a metterci nei panni di chi viene lasciato in disparte? Di chi è
escluso dal gruppo o dalle chat, anche per nostro volere e senza motivo? Ci
piacerebbe trovarci in quella situazione e come potremmo reagire?
Parlandone!!!
Nel raccontarci le
difficoltà ci siamo sentiti meno soli, abbiamo sentito il nostro dolore e
quello degli altri, siamo stati vittime e bulli. Abbiamo capito che tenerci
tutto dentro non ci aiuta a superare le difficoltà, soprattutto, quando il
bullo agisce sul web e allora la violenza non ha limiti di tempo e spazio...Siamo
i bersagli del mondo intero! È troppo! Come si fa a nascondersi?
Se l’è chiesto
Carolina Picchio che non ha avuto il coraggio di raccontare e ha preferito
sparire per sempre. La sua storia ci ha colpito tantissimo. Non avremmo mai
immaginato che il cyberbullismo potesse avere delle conseguenze così gravi.
Con i prof. abbiamo
parlato anche degli altri rischi legati alla rete: l’adescamento, la
pedopornografia, la dipendenza dai videogioghi e da Internet, il furto
d’identità.
Tanti rischi e
tanti consigli da chiedere se noi o qualche nostro amico ci troviamo in
difficoltà: parlarne con un adulto, i genitori, i professori, qual è il numero
di telefono a cui chiamare per un aiuto, cosa può fare la Polizia postale.
Insomma, una
lezione diversa ma tanto utile perché Internet fa parte della nostra vita, non
possiamo immaginarla senza ...Ma dobbiamo navigare sicuri e consapevoli!!!
Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo. (Anna Frank)
Oggi il nostro Istituto ha partecipato alla Giornata della Memoria voluta dalla Prefettura di Cagliari e dall'Ufficio Scolastico regionale.
Sono intervenuti il Prefetto, Bruno Corda; il Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu; l'Assessore regionale al lavoro, Alessandra Zedda; il Rettore dell'Ateneo di Caglia, Maria Del Zompo e il Professor Accardo per la prolusione storica.
Durante la manifestazione sono state consegnate le medaglie d'onore concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti.
Molto emozionante la testimonianza di un superstite dei rastrellamenti del ghetto di Roma che ha voluto raccontare, soprattutto ai giovani presenti, la sua toccante storia di sopravvivenza, concludendo l'intervento con l'invito a non dimenticare mai e esortando tutti a farsi testimoni di questo periodo buio dell'umanità affinché mai più possa accadere.
Presenti moltissime autorità civili, religiose e militari che nel bel mezzo della commemorazione hanno potuto ascoltare i lavori delle numerose scuole che in questi anni hanno portato centinaia di studenti a riflettere sulla Shoah.
Anche la nostra scuola in questi anni ha partecipato a numerosi progetti e iniziative in memoria di ciò che è stato. Fra tutti meritano una menzione speciale i plessi di scuola secondaria di Furtei, Lunamatrona, Villanovafranca e Barumini, presenti stamane all'Auditorium Giovanni Pierluigi da Palestrina, che in questi ultimi anni, guidati dalle sapienti mani dei loro docenti, hanno partecipato al concorso "I giovani ricordano la Shoah", aggiudicandosi prestigiosi riconoscimenti.
La mattinata si è conclusa in musica con l'esecuzione di diversi brani suonati al pianoforte e dalla Piccola orchestra del Conservatorio che non poteva che chiudere la giornata con l'Inno di Mameli che i presenti hanno avuto modo di cantare.
Una bella cerimonia partecipata, che sicuramente arricchisce gli animi e che va di pari passo con le riflessioni che oggi in tutte le classi del nostro Istituto si sono succedute ma che, su invito del Dirigente Scolastico, si protrarranno per tutta la settimana.
A seguire un video racconto della mattinata e i TG sardi che hanno dedicato uno spazio all'evento.
Questo è un gioco nato e cresciuto a
scuola per avvicinare i mieialunni
delle medie ad un' illustre sconosciuta: la storia della loro isola che, se va
bene, nei testi ministeriali è nominata per i nuraghi e poi scompare.
“Perché a Sedilo si corre l'Ardia in
onore diSan Costantino Imperatore?EsisteSan Costantino nel calendario romano?Dove risiedevano i re di Sardegna con i Savoia?Sapevate che gli “eroi” noti come“i Giganti di Monte Prama” sono più antichi
delle prime statue greche e che quando i sardi innalzavano le loro possenti
torri di pietra, nella penisola italiana vivevano in capanne o palafitte?
Vi hanno mai detto che i sardi erano
un popolo di grandi navigatori e temuti guerrieri? Sapete qual è l'origine
della bandiera dei 4 mori?”
E' con queste ed altre domande che ho
cercato di incuriosire gli alunni avvicinandoli alla storia della Sardegna che,
spero vivamente, sia materia sempre più presente nelle scuole della Sardegna.
NUR, Il nostro guerriero nuragico, ci
permetterà di ripercorrere, attraverso 19 tappe, il lungo percorso storico che
ha portato i sardi, i temuti e mitici guerrieri Shardana, a rapportarsi con
tanti popoli in maniera autonoma e diversa rispetto al resto d’Italia.
Perchè un gioco e non un libro?
Perché il gioco, con domande che si ripetono e si incrociano (Repetita Iuvant),
rende lieve lo studio e se poi la fortuna rende la vittoria incerta sino
all'ultimo sono avvicinabili anche i più recalcitranti ai libri e tutti
imparano, chi più chi meno,senza troppa
fatica o con il sorriso sulle labbra.
E' grazie a questo gioco che da4 anni i ragazzi dell'Istituto Comprensivo di
Villamar ed altre scuole del Medio Campidano si ritrovano alCentro Congressi “Giovanni Lilliu”, a due
passi dalla mitica reggia di Barumini, per sfidarsi sulla storia della loro
terra e portarsi “a casa” il bronzetto gigante di Nur o, i più grandi, la
navicella nuragica del viaggio...
Allora è' un gioco solo per ragazzi?
Decisamente no! Nasce per loro ma è in grado di avvicinare anche i tanti adulti
curiosi che sanno poco delle vicende della propria terra e quelli “studiati”
che però voglionomettersi alla prova
sentendosi stuzzicati da domande apparentemente ingenue e così fare un
piacevole ripasso delle proprie conoscenze in bella compagnia...
L'appuntamento è per le 7.30 perchè i chilometri da percorrere sono parecchi. Il viaggio dura circa due ore e mezza ma è piacevolmente tranquillo. Tra una chiacchiera, un po' di musica di sottofondo e l'allegria dei ragazzi arriviamo a Bitti alle 10.00. Il primo impatto con il paese è positivo. Nella piazza principale conosciamo subito Giuseppe, un simpatico vecchietto che ci racconta qualcosa del paese. Passano 5' e arriva qualcuno dell'organizzazione che ci guida verso il vecchio cinema del paese dove è allestita la Da Vinci Experience. Il tempo di poggiare gli zaini e siamo dentro. La signora che ci fa da guida è molto brava perchè in 20' riesce a catturare i ragazzi e noi adulti raccontandoci Leonardo. Ci distribuiscono un numeretto che ci servirà dopo, quando indosseremo gli oculus per la Realtà Virtuale.
Entriamo nella sala proiezione e siamo avvolti da maxi schermi a 360° dove scorrono senza soluzione di continuità le immagini del Genio accompagnate da un sottofondo musicale degno delle sue opere. Mentre seduti o sdraiati sui cuscini, veniamo chiamati a gruppi di 5 per entrare in un altro ambiente dove un ragazzo ci invita ad indossare i visori. L'esperienza è di quelle che lasciano il segno. Per 10' siamo proiettati nel mondo di Leonardo, ma lo spettacolo maggiore è alla fine quando aperta una finestra ... ti sembra di volare.
Finita l'esperienza davinciana attraversiamo il paese per andare in una piccola piazzetta, sede dei musei che vedremo al pomeriggio, dove mangiamo. Alle due e mezza in punto la nostra nuova guida ci porta dentro il mondo dei canti a tenores. Il piccolo museo multimediale è molto interessante perchè ci permette di ascoltare i famosi canti, conosciuti oramai in tutti il mondo, ma allo stesso tempo di selezionare le 4 voci per dar modo alla guida di spiegarci in dettaglio tutte le differenze. I ragazzi inizialmente ridono perchè non sono abituati a quelle sonorità, poi ci prendono gusto e quando ci sediamo per vedere, ma soprattutto sentire, i tenores di Bitti in un maxi schermo, per incanto cala il silenzio per tutta la durata del brano.
Da li il passo è breve per andare a visitare il Museo della Civiltà Pastorale e Contadina. La visita si rivela subito molto interessante e ricca di aneddoti sulla storia di Bitti. La signora che ci accompagna racconta con passione e competenza come si viveva anticamente in un paese che molti decenni fa è arrivato ad avere anche 9.000 abitanti, mentre oggi ne conta appena 2.800.
Fra tutti gli aneddoti quello più curioso racconta che anticamente Bitti viveva quasi esclusivamente di pastorizia. Tutti avevano le pecore, ma ogni famiglia aveva una capra in casa per il latte giornaliero. Per poterle pascolare durante il giorno decisero di affidarle a un pastore che le raccoglieva tutte nella piazza principale al mattino, per poi riportarle a sera. La cosa sorprendente è che quando rientravano, ogni capra tornava nella propria casa senza che nessuno le andasse a prendere.
Finita la visita dei musei aspettiamo il pullman nella piazza principale dove conosciamo altri tre simpatici anziani con cui ci intratteniamo a chiacchierare e anche loro ci raccontano con orgoglio del loro paese.
Alle cinque in punto ci avviamo sulla via del ritorno. Altre due ore e mezza di viaggio prima di restituire i pargoli ai genitori che ci attendono al rientro.
E' stata sicuramente una piacevole e istruttiva esperienza che grandi e piccini hanno apprezzato in attesa della prossima uscita.
Metti insieme un gruppo di ragazze e ragazzi fantastici, tre accompagnatori che amano viaggiare, una fra le più belle città del mondo e viene fuori un viaggio d'istruzione indimenticabile.
Viaggiare insieme è come un tango come strade che si incrociano un po' d'asfalto un po' di fango per due vite che si sfiorano... Cercano
viaggio verso qualche cosa che è gia' dentro di noi dentro gli sguardi e dentro le parole siamo passeggeri e non so ancora dove
parlare insieme è come un viaggio e' come suono della nostra liberta' da qualche parte in cima all'Everest un passo dopo l'altro in avanti
viaggio verso qualche cosa che è gia' dentro di noi dentro gli sguardi e dentro le parole siamo passeggeri e non so ancora dove
stiamo un viaggio in un mondo selvaggio che ci assomiglia un po'
viviamo senza risposte in altre direzioni e siamo sulla strada e aspettiamo qua fuori ha mai trovato quello che volevi? Sei mai partita per dove sognavi? Hai mai guardato dove nascono i venti? Dentro gli sguardi e dentro le parole siamo passeggeri verso il nostro stupore...
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