Friday for Future, quando i ragazzi si riprendono il futuro
Friday for Future è uno dei più grandi movimenti studenteschi globali nell'era dei social media, nato dall'iniziativa di Greta Thunberg,una studentessa sedicenne svedese che ogni venerdì manifesta fuori dal Parlamento del suo paese a difesa dell'ambiente. Un movimento nato in sordina e che si è poi esteso alla rete scolastica mondiale, registrando centinaia di migliaia di adesioni in ogni stato.
Un movimento importante e saldamente ancorato a istanze che dovrebbero riguardare l'intero mondo della scuola, il luogo in cui milioni di menti muovono i primi passi verso la costruzione della propria consapevolezza e sensibilità.
Un solo obiettivo, per il movimento e per la sua giovane promotrice: costringere i governi ad evitare il disastro climatico, qualcosa che pur sembrando così lontana da noi, in realtà non lo è affatto.
Un movimento importante e saldamente ancorato a istanze che dovrebbero riguardare l'intero mondo della scuola, il luogo in cui milioni di menti muovono i primi passi verso la costruzione della propria consapevolezza e sensibilità.
Un solo obiettivo, per il movimento e per la sua giovane promotrice: costringere i governi ad evitare il disastro climatico, qualcosa che pur sembrando così lontana da noi, in realtà non lo è affatto.
Friday for Future, infatti, nasce proprio dalla presa di coscienza dei più giovani che cercano oggi di mettere alle strette i governi che non rispettano gli accordi siglati a Parigi nel 2015, accordi fondamentali e utili alla salvaguardia dell'intero pianeta. Quello che si chiede è di intervenire in maniera fattiva mettendo in atto urgenti provvedimenti radicali sulle emissioni di CO2, sulla tutela e difesa di mari ed ecosistemi devastati dal surriscaldamento globale, ma non solo. Nell'agenda dei più giovani, che lottano per “riprendersi il clima” e quindi, più ampiamente per riprendersi il proprio futuro, ha priorità assoluta la necessità che i governi inizino ad investire sulle energie rinnovabili, sul rispetto e la tutela della salute e della sicurezza ambientale, inclusa la salvaguardia delle specie animali in estinzione.
Questi ed altri temi, andranno a confluire in una delle manifestazioni globali più grandi degli ultimi anni, che il prossimo 15 marzo coinvolgerà anche una rappresentanza dell'Istituto Comprensivo di Villamar.
Oggi che le adesioni da parte delle associazioni ambientaliste ed ecologiste di tutto il mondo sono sempre più numerose, agli adulti, soprattutto al corpo docente, spetta il compito di supportare i più giovani in quello che è un progetto pacifico, condiviso, apartitico e costruttivo che riguarda – più di ogni altra cosa – il loro futuro.
Oggi i ragazzi si informano, leggono, scioperano per i loro diritti e Greta è la voce di una generazione che vivrà sulla propria pelle gli effetti di un cambiamento climatico che ha pochi precedenti. Il movimento spontaneo nasce proprio per questa ragione: tutti gli studenti da 5 mesi scendono regolarmente in piazza ogni venerdì e in molte città del mondo arrivando a toccare ormai numeri impressionanti. Fino a 50 mila studenti manifestano in Italia e Germania, 35mila a Bruxelles, 20 mila in Svizzera. Dalle piccolissime realtà locali alle grandi metropoli, la protesta si fa incalzante e le iniziative spontanee si moltiplicano. L'utilizzo dei social per organizzare scioperi e manifestazioni non è un fatto nuovo, ma mai prima d'ora aveva vuto un'eco così globale.
Ecco perchè, il 15 marzo prossimo l'Isituto Comprensivo di Villamar farà la sua parte, unitamente a tantissime scuole italiane e del mondo. Insieme a organizzazioni come la Lega Antivivisezione, Federparchi e molte altre realtà sensibili all'ambiente e alla tutela del diritto alla salute, contribuirà, seppur nel suo piccolo, a dare risonanza ad un evento di portata mondiale. Sperando che sia il primo di una serie di impegni che vedrà coinvolta la scuola in un'ottica di rispetto verso il futuro e le nuove generazioni.
Oggi che le adesioni da parte delle associazioni ambientaliste ed ecologiste di tutto il mondo sono sempre più numerose, agli adulti, soprattutto al corpo docente, spetta il compito di supportare i più giovani in quello che è un progetto pacifico, condiviso, apartitico e costruttivo che riguarda – più di ogni altra cosa – il loro futuro.
Oggi i ragazzi si informano, leggono, scioperano per i loro diritti e Greta è la voce di una generazione che vivrà sulla propria pelle gli effetti di un cambiamento climatico che ha pochi precedenti. Il movimento spontaneo nasce proprio per questa ragione: tutti gli studenti da 5 mesi scendono regolarmente in piazza ogni venerdì e in molte città del mondo arrivando a toccare ormai numeri impressionanti. Fino a 50 mila studenti manifestano in Italia e Germania, 35mila a Bruxelles, 20 mila in Svizzera. Dalle piccolissime realtà locali alle grandi metropoli, la protesta si fa incalzante e le iniziative spontanee si moltiplicano. L'utilizzo dei social per organizzare scioperi e manifestazioni non è un fatto nuovo, ma mai prima d'ora aveva vuto un'eco così globale.
Ecco perchè, il 15 marzo prossimo l'Isituto Comprensivo di Villamar farà la sua parte, unitamente a tantissime scuole italiane e del mondo. Insieme a organizzazioni come la Lega Antivivisezione, Federparchi e molte altre realtà sensibili all'ambiente e alla tutela del diritto alla salute, contribuirà, seppur nel suo piccolo, a dare risonanza ad un evento di portata mondiale. Sperando che sia il primo di una serie di impegni che vedrà coinvolta la scuola in un'ottica di rispetto verso il futuro e le nuove generazioni.
Cristiana Verazza
0 comments:
Posta un commento
Grazie per aver lasciato un commento.