Caro diario,
non crederai mai a quanto sto per
raccontarti! Anche se l’anno scolastico è iniziato da pochi mesi, noi studenti
delle tre classi della scuola secondaria di Ussaramanna, abbiamo avuto due
importanti riconoscimenti: uno nazionale
con il Giornalino Occhio alla Marmilla” che si è classificato (per la quarta volta… scusate
se è poco…) tra le cento migliori redazioni studentesche italiane, e uno regionale con il concorso “I Giovani ricordano la Shoah”per il
quale ciascun Ufficio Scolastico Regionale ha istituito una Commissione di
esperti incaricata di individuare per ogni ciclo di studi (primaria, secondaria
di I grado, secondaria di II grado) due
lavori ritenuti meritevoli di concorrere a livello nazionale. Ecco, non
crederai mai che un lavoro è il nostro Cortometraggio: “Tra ieri e domani”! Insomma, quando le prof ci hanno proposto il
laboratorio e, tra le risate, la prof Fenu ha detto: “Sia mai che vinciamo” -lo
dice tutte le volte, amico mio- ci siamo proprio entusiasmati! Quasi, quasi le
abbiamo creduto! Così abbiamo aderito all’iniziativa partecipando ad un laboratorio
a classi aperte, che ha coinvolto diverse discipline: storia e geografia,
musica, arte, italiano, religione. La tematica consisteva in un commento alle
leggi razziali del 1938. Dopo un confronto sull’argomento da trattare, abbiamo
deciso di realizzare un cortometraggio. Così ci siamo divisi in gruppi: la
classe terza ha scritto la sceneggiatura con le prof. Loi e Fenu (10 diverse ne
abbiamo dovuto mettere assieme e non è stato un lavoro facile), diversi ragazzi
di seconda e terza hanno realizzato le musiche e scelto i brani da inserire nel
lavoro, ovviamente guidati dalla prof. Olla. La classe prima ha organizzato i
manifesti con la prof. Porcu. L’incaricata del book fotografico è stata la
prof. Scanu. Tutti assieme abbiamo
scelto gli abiti da indossare e individuato gli “attori” e gli ambienti in cui girare le scene. Gli
amministratori comunali hanno messo a disposizione i locali di Casa Accalai,
una casa museo che ben si prestava a rappresentare il periodo fascista. Non ti
ho detto che ci siamo costruiti tutti quanti una cartella in cartone,
importante oggetto di scena. Così tra due risate, qualche rimprovero perché non
eravamo seri, il “Ciak si gira” fino all’esasperazione, le scene girate e poi
montate da Signor Sebastiano, sempre paziente al nostro fianco, è venuto fuori
un lavoro che ci ha perfino commosso, a rivederlo montato e con le musiche
adatte… Ora il nostro corto è arrivato in Viale Trastevere e concorrerà con
altri bellissimi lavori. Non abbiamo la presunzione di vincere nulla, ma aver
raggiunto il traguardo regionale è per noi motivo di orgoglio. Per questo
ringraziamo le nostre prof. Olla, Porcu, Loi, Fenu, Scanu e signor Sebastiano
che ci hanno guidato in questa bella avventura!
La Redazione di Occhio
alla Marmilla
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