Un paio di settimane fa in biblioteca a Barumini è venuto un relatore e
un gruppo di rap sardo. Ci hanno spiegato "Sa Die de sa Sardigna". "Sa
Die de sa Sardigna" viene festeggiata il 28 aprile: è una giornata per i
festività per i sardi, che nel 1794 costrinsero alla fuga da Cagliari i
piemontesi.
Dopo la presentazione dei fatti storici, in sardo, hanno preso la
parola i musicisti che ci hanno fatto tradurre delle frasi in sardo e
hanno cantato delle canzoni in sardo: "Su sardu alfabetu" e "Sa Murra" e
ognuna di queste canzoni aveva dei significati diversi. "Su sardu
alfabetu" rappresentava delle lettere che dicevano di voler parlare
anche loro il sardo. "Sa Murra" parla di un gioco che a volte è molto
pericoloso: si gioca con due o più persone e si tirano dei numeri con le
dita; ad alta voce si dice la somma dei due numeri e chi vince dà dei
comandi pericolosi a chi ha perso e il perdente non può rifiutare.
In questa occasione abbiamo imparato cose nuove e ci siamo anche
divertiti.
(Stefania Gioi e Sofia Fancello, classe 1a - Secondaria Barumini)
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